Mostre
Chi sale due piani di scale si merita un premio e una sorpresa. Sto impiegando grandi energie ed impegno per realizzare un calendario annuale di mostre che premi queste aspettative. E seguo un criterio semplice : proporre solo ciò che mi piace e mi fa crescere. Una visione egocentrica, che però mi consente di trasmettere entusiasmo e autenticità.
Perciò aspettatevi proposte insolite, di nicchia, ma non perché pensate per un pubblico di privilegiati. 1 Stile è per chiunque abbia voglia di sperimentare emozioni culturali nuove, stimolanti.
Senza preconcetti e, tuttavia, con la passione per le tradizioni che ci hanno consegnato l’intelligenza del ben fare. Mostre che aprono le porte al talento: che sia in forme avveniristiche o nella riproposizione di nobili forme. Spazio dunque ai giovani, sia d’età che di spirito: ricordando che non sempre le due cose equivalgono. Mostre per incontrarsi a conversare tra pareti colorate, in ambienti caldi e accoglienti che stimolino circolazione di idee e scambio di opinioni.
CLARA TURCHI ROSE, Ballata d'amore e morte | 27 maggio - 16 giugno 2018
La fotografa Clara Turchi Rose interpreta il tema dell'amore in relazione alla natura effimera dell'immagine. E ce lo racconta così:
[...] La verità è che nessun fotografo azionerebbe l’otturatore se non fosse visceralmente innamorato del soggetto che ha di fronte, sia esso un oggetto, un concetto, una superficie o, ancor di più, una persona (non fa differenza che il fotografo sia l’esecutore dell’amore di qualcun altro per qualcos’ altro). L’agonia inizia quando questo amore viene trasferito ad una proxy, l’immagine (che è essa stessa una proxy della morte), invece che essere incanalato ed espresso, all’opposto di represso, verso il soggetto reale. Ma è anche notoria l’impossibilità per l’essere umano di cogliere e spiegare il sentimento amoroso. [...]
ALBERTO MARANI, L'Amore secondo Marani | 22 aprile - 19 maggio 2018
Dalla presentazione dell'autore
“….Dipingo le contraddizioni in cui annaspiamo, il conflitto tra ragione e sentimento, tra realtà e illusione, le incongruenze delle strategie esistenziali, del filosofare chiedendosi il senso della vita vivendo e lottando per il superfluo. Dipingo il dubbio, la consapevolezza che ogni conoscenza si sporge sull’abisso dell’ignoto, che le uniche risposte serie alle nostre domande riguardano il funzionamento delle cose e non il perché esistono. E lo racconto con ironia per prendermi e prendervi un po’ in giro mostrando le cose da diversi punti di vista, per riflettere e far riflettere, instillare il dubbio e invitare a non prendersi troppo sul serio e ad accettare l’inevitabile se possibile con un sorriso. Non siamo necessari che a noi stessi ma possiamo trasformare il mondo. Una bella responsabilità! …”.
COLLETTIVA, Mantovana.3 | 11 marzo - 2 aprile 2018
Ed eccoci al consueto appuntamento annuale con la collettiva Mantovana, giunta alla sua terza edizione.
Riunire artisti e fotografi che operano nel nostro territorio rappresenta, nel tempo, una rassegna delle molte anime che compongono la mantovanità. Come si è già detto, ciò non rappresenta una chiusura, viceversa vuole presentare la molteplicità delle ricerche artistiche che, dalla provincia, spaziano in ogni direzione: con la scultura, pittura, installazioni e fotografia. E’ un ferma immagine, un focus sulle persone e i loro percorsi creativi. Mi piace pensare che si possa realizzare, nel tempo e con tematiche o generi comuni, un confronto sulle diverse personalità artistiche impegnate a fare ricerca: influenzate o meno ( questo lo dirà il pubblico) dal clima padano in cui operano.
Per il 2018 la scelta è caduta sul tema dell’amore che, apparentemente semplice e accessibile alla sensibilità di un artista, poteva farsi sfida per un percorso più complesso. Così è stato. E se pure predomina la rappresentazione figurativa, specialmente nella fotografia, assistiamo a proposte prevalentemente concettuali che obbligano lo spettatore ad interpretare l’opera.
La galleria 1 Stile, coerentemente con la sua propensione alla didattica, accoglie le diverse personalità considerando i percorsi artistici di ognuno come apporti ricchi di humus formativo, per le scuole così come per il pubblico adulto chiamati ad approfondire la conoscenza di questi autori.