Mostre
Chi sale due piani di scale si merita un premio e una sorpresa. Sto impiegando grandi energie ed impegno per realizzare un calendario annuale di mostre che premi queste aspettative. E seguo un criterio semplice : proporre solo ciò che mi piace e mi fa crescere. Una visione egocentrica, che però mi consente di trasmettere entusiasmo e autenticità.
Perciò aspettatevi proposte insolite, di nicchia, ma non perché pensate per un pubblico di privilegiati. 1 Stile è per chiunque abbia voglia di sperimentare emozioni culturali nuove, stimolanti.
Senza preconcetti e, tuttavia, con la passione per le tradizioni che ci hanno consegnato l’intelligenza del ben fare. Mostre che aprono le porte al talento: che sia in forme avveniristiche o nella riproposizione di nobili forme. Spazio dunque ai giovani, sia d’età che di spirito: ricordando che non sempre le due cose equivalgono. Mostre per incontrarsi a conversare tra pareti colorate, in ambienti caldi e accoglienti che stimolino circolazione di idee e scambio di opinioni.
KRISS GUENZATI DUBINI, Ritratti di Famiglia
Kriss Guenzati Dubini attraversa il secondo Novecento e lo scorcio del XXI secolo con grazia, ma a passo di marcia. Una donna e un’artista elegante che si forma a Brera con Reggiani e Cantatore riflettendo sull’astrattismo. Poi il viaggio a New York e l’incontro decisivo con Leo Castelli le cambieranno la vita! Kriss si avvicina all’arte figurativa per un naturale, innato desiderio di esprimere, attraverso il segno e il colore, la tensione emotiva che deriva dal ritrarre un volto, un soggetto vivo, reale, con una storia da raccontare. Ed ecco lo studio morfopsicologico, le letture e i viaggi: anche attraverso la meditazione applica una prospettiva particolare in cui l’arte e la tecnica acquisita confluiscono con naturalezza. E’ questo soprattutto a coinvolgerci: la naturalezza con cui l’artista ci pone davanti ai soggetti, colti di preferenza nel loro quotidiano. Poiché massima importanza viene data all’aspetto psicologico, trasmettendo il senso del divenire della vita del raffigurato attraverso la sua espressione più serena. E’ proprio con il ritratto che Kriss Guenzati Dubini raggiunge la notorietà in Italia e all’estero, ritraendo i Falck, Mantero, Trussardi, Rockfeller, Barzini, Agnelli, Castelli e molte altre famiglie. Con la particolare tecnica della composizione in diagonale e ritraendo il soggetto contemporaneamente in posizioni diverse, l’artista ha trovato una sua cifra stilistica che le ha valso riconoscimenti internazionali. Il ritratto di famiglia vanta illustri ascendenti nella storia dell’arte, si pensi alla Camera Picta mantegnesca, e tuttavia questi dipinti si discostano profondamente dagli altri. Quello che l’artista cerca, come si diceva, è fermare per sempre sulla tela l’espressione di un momento di serenità condivisa. Lo fa per le persone ritratte certo, ma anche per noi osservatori chiamati a condividerne la positività.
Ritratti di famiglia sono dipinti ad acquarello, acrilico, carboncino ed affiancati dalle opere più recenti: sculture astratte in bronzo e acciaio e ritratti di divinità femminili.
Biografia di Kriss Guenzati Dubini -->
FRANCO GIRONDI, Dalla Materia alla Luce| 8 febbraio - 28 febbraio 2015
Vedere una mostra di opere disposte in ordine cronologico offre indubbiamente il vantaggio di cogliere il senso di un lungo percorso di ricerca: formale e interiore.
Le due cose in Franco Girondi sono particolarmente connesse tra loro in un dialogo che, come un filo, si snoda da cinquant’anni circa nelle sue creazioni.
Per la mostra alla galleria 1 Stile Dalla Materia alla luce l’artista ci sorprende con una piccola produzione di piccole opere inedite dedicate a città del mondo: un viaggio geografico simbolico tradotto in materie come metallo, terracotta, legno e, sempre, foglia d’oro.
Un bisogno di ripensare la materia, di impreziosirla, di tornare all’uomo attraverso un percorso di spiritualità che lo ha arricchito. Non è casuale che Girondi abbia scelto per questo “ritorno” uno spazio intimo come sa essere quello dell’home gallery. I muri di questa casa cinquecentesca sono testimoni di un vissuto che vibra ancora piacevolmente negli animi più sensibili. Uno spazio abitato a lungo mantiene in sé una vocazione all’accoglienza percepibile appena si varca la soglia ed è questo aspetto che accomuna, nelle scelte espositive, gallerista e artisti che accettano di sottomettersi al fascino domestico restituendo alle proprie opere la loro collocazione naturale: la casa!
Dalla materia alla luce, spiega già nel titolo questa esposizione. Un percorso cronologico che mostra la ricerca artistica svolta da Franco Girondi in cinquant’anni di attività. Dalla tridimensionalità dei Nodi e delle opere materiche con carte, sabbia, stoffe, spago, pizzi e organze ai luminosi acrilici degli ultimi anni. Con una importante novità: per questa mostra l’artista propone un ritorno alla materia con piccole preziose opere che tracciano, già nei titoli di città, il suo nuovo viaggio simbolico.
Biografia di Franco Girondi -->
SILVIA BECCARIA, Libere trame | 30 novembre - 20 dicembre 2014
Sono molte le assonanze di formazione, ideali socio-didattici e contenuti estetici che avvicinano Silvia Beccaria e la gallerista Mara Pasetti: un incontro che produrrà i suoi frutti a partire da questa bella esposizione.. Libere trame sono opere tessili, esito di un lavoro paziente e sempre sperimentale che riproduce in chiave moderna la tradizione antichissima dell’arazzo.
L’intreccio manuale è una passione che questa artista torinese ha scoperto giovanissima, affascinata dal veder crescere il tessuto partendo semplicemente da un filo.
Il suo lavoro, frutto di una simbiosi tra mente e mani, la conduce per percorsi di ricerca e ardite sperimentazioni ad indagare nel passato con un linguaggio contemporaneo e al tempo stesso attento all’eredità dell’antica tecnica della tessitura a mano.
Per le sue opere, create filo dopo filo, la definizione di “fibra” viene estesa sino ad includere prodotti industriali e non riciclati, anonimi, marginali, come pvc, gomma, plastica, lattice, poliuretano etc.,ai quali parrebbe difficile conferire qualità estetiche, ma che invece vengono loro conferite dal design dell’artista e dal comune denominatore: la loro “tessibilità”.
I materiali scelti per le loro caratteristiche di consistenza, elasticità, trasparenza e colore, sono imprigionati dall’ordito, e al tempo stesso, lasciati liberi di muoversi così da creare quell’effetto di tridimensionalità che ne costituisce il fascino.
Biografia di Silvia Beccaria -->